Non so da cosa nasce tutto questo bisogno di avere a che fare con la materia, i colori e “il fare a mano”
Forse è nato con me.
CORPOREA (MENTE)
mostra personale di Roberta Barbieri
presentata da Andrea G. Pinketts
inaugurazione 11 maggio 2009 ore 21,00
presso LE TROTTOIR
p.za XXIV Maggio, 1 Milano tel/fax (+39) 028378166 email info@letrottoir.it www.letrottoir.it/eventi
“Non so da cosa nasce tutto questo bisogno di avere a che fare con la materia, i colori e “il fare a mano”: forse è nato con me.
Me lo ricordo ancora quel fascinoso gorgo di colore, una spirale, che l’imbianchino di casa fece nascere come una magia unendo la tempera bianca e i pigmenti colorati in un secchio: avevo cinque anni…L’universo delle mie opere, è un “work in progress”: sceglie fra gli elementi la “ terra”, intesa come luogo di passaggi e trasformazioni.
Dopo il radicamento ora c’è il viaggio. Quella diaspora di semi scintillanti nati dalle grandi e placide spirali delle prime opere prende terra, vi si nasconde e comincia a crescere ed ad espandersi…Entra ora in gioco per la prima volta, anche il corpo al femminile come espressione di questa trasformazione delicata in continua evoluzione. “Corpo” che non si lascia contaminare dall’effetto figurativo, ma che porta ed invita chi guarda ad andare oltre, ad avventurarsi nell’espressione e nell’ emozione che questa esprime con i colori.
“Corpo” come volume che parla senza descriversi: mani, piedi, visi non sono mai presenti, o solo accennati, perchè nel loro essere, sono troppo descrittivi, limiterebbero la fantasia e ne bloccherebbero la sua stessa rappresentazione.”
Roberta Barbieri
Cosa dicono di Roberta Barbieri
Roberta Barbieri ha lasciato l’astratto e in questa nuova personale la sua mente da forma a corpi e membra lasciando nell’indecifrabile onirico un volto, un sorriso, uno sguardo. Della sua pittura precedente restano, come emblematico richiamo, piccoli sciami di semi dorati e di spirali piumate che sfiorano corpi di donna, a volte accennati in modo tanto lieve nella loro connotazione specifica, da scivolare in un’ intrigante ambiguità ( chi avrò davanti nella sua nudità quando la creatura di “Siparietto impertinente” si volterà?).
Donne che sembrano emergere dal legno antico, legno vissuto, su cui l’artista le ha ritratte. Sono colte nell’atto del loro emergere sugli scuri di una vecchia finestra, sull’anta dell’armadio dei nonni, sulla tavola di un letto su cui nessuno si è più sdraiato da tanto, troppo tempo; offrono ai nostri sguardi le loro membra morbide, perfino tenere (come nel “Cucciolo di donna”) cui il titolo dell’opera dona carattere e un frammento di storia.
Queste ultime opere di Roberta Barbieri sono come presenze oniriche, che tentano di liberarsi dagli impacci creati dalla sovrapposizione dei ricordi, per lasciare il loro stato di “nate da mente d’artista” e diventare reali presenze di carne e sangue.
Presenze oniriche abitatrici di una casa che forse esiste anche nella realtà, ma sicuramente vive nei sogni dell’artista.
Doretta Cecchi
Aprile 2009
Cenni sull’artista
Roberta Barbieri nasce a Milano nel 1963; dopo il diploma in Scenografia e Costumi all’Accademia di Brera, attratta da “tutto quanto fa spettacolo”, collabora con laboratori di scenografia teatrali, si specializza in decorazioni e oggettistica per l’immagine di punti vendita ed espositivi, partecipando in contemporanea, con pezzi unici, a diverse mostre collettive e a mercatini creativi. Si dedica inoltre all’aspetto emozionale dell’arte organizzando corsi- laboratorio di “creatività emotiva” per bambini e adulti. In parallelo a queste attività ha portato avanti la sua ricerca pittorica e ha partecipato a molte esposizioni collettive e personali. Sue opere sono presenti in collezioni private.