Perché diffidare degli assistenti di volo

 

 

  

(Cosa faresti per realizzare il tuo sogno?)

 

 





Un tempo avrei detto che un fan per raggiungere un cantante avrebbe fatto qualsiasi cosa, ma c’è chi per realizzare il suo sogno è andato ben oltre una passione musicale. Marco Ponzi scrittore e protagonista del libro “Perchè diffidare degli assistenti di volo” edito da Greco&Greco, un giorno si rese conto che avrebbe fatto qualsiasi cosa per diventare assistente di volo. Ecco che inizia la sua avventura, nonostante il parere contrario dei genitori, Ponzi sa cosa vuole. Ecco che quindi, il suo pensiero la mattina è fare l’assistente di volo e da un pensiero in una nuvoletta, il sogno diventà realtà: Ponzi a 10.000 piedi da terra. Il protagonista in una versione autobiografica dopo questa esilarante e avventurosa esperienza racconta tutti i retroscena, scappatelle sentimentali e storie inconsuete come quella del ragno nel forno ( un ragno nel forno??) e parla di personaggi noti che sono saliti a bordo, è tutto vero, parola per parola, lo stesso Ponzi ci svela anche come e sottolineo come abbia passato il test di ammissione. Il libro è un’avventura, a bordo degli aerei e Ponzi, sa bene  quale sia l’attitude di uno steward, in tutte le situazioni inimmaginabili.

Quindi rilassatevi ovunque voi siate, prendetevi qualcosa di fresco da bere o di caldo se siete al nord, toglietevi le scarpe e mettetevi comodi. Volerete ad alta quota, non vi sembra già di sognare un volo verso le piu ambite mete turistiche? Allora allacciate le cinture e benvenuti a bordo, l’avventura ha inizio!



Intervista a Marco Ponzi  


 
– Perché diffidare degli assistenti di volo?

E’ un titolo provocatorio ma che contiene una verità che viene spiegata in molte parti del libro e una velata critica. Però se ti spiego il motivo di questo titolo togliamo al lettore il gusto di scoprirlo!

Posso dire che la mia esperienza è stata un po’ diversa da quello che mi era stato raccontato e da come me l’aspettavo; avrei voluto trovare più professionalità invece, come in tutti gli ambiti lavorativi, l’approssimazione e le simpatie a livello gerarchico, la facevano da padroni.

Ho notato molti eccessi e li descrivo tutti nel libro, senza reticenze.

A dire il vero, per alcuni casi, avrei potuto intitolare il libro “Perché diffidare dei piloti”.

   

 – Quale volo ricordi piu volentieri?

Questa è una domanda difficile perché non ricordo volentieri un solo volo; ognuno ha avuto la sua peculiarità: ci sono stati voli in cui sono stato contento per come ho lavorato, altri per l’equipaggio che ho avuto, altri ancora per le destinazioni in cui sono arrivato e infine altri in cui sono semplicemente rimasto vivo.

  

 – A quale capitolo ti senti piu legato?

Sono molto legato all “Antefatto” e al primo capitolo perché sono quelli in cui esprimo meglio il mio ardente desiderio di realizzare un sogno e metto a nudo le mie fragilità del tempo. Tutto quello che è stato scritto dopo è uscito molto naturalmente  ma le prime parti sono state difficoltose anche soltanto per decidere cosa rivelare di me e cosa no.

Chi ha letto il libro ha capito benissimo come sono fatto e questo mi fa piacere perché significa che sono riuscito a trasmettere qualcosa.

Cosa ti affascina di questo lavoro?

Mi affascinava il senso di potere e autorità che si hanno quando si indossa una divisa (cosa che mi sono perso non avendo fatto il militare), perché ci si sente in qualche modo responsabilizzati dal fatto di rappresentare qualcuno o qualcosa.  Ho molto amato il fatto di poter viaggiare e anche il fatto di essere in grado di mettere in salvo le persone in malaugurate circostanze o semplicemente di essere d’aiuto per cose molto banali.

E ho indubbiamente amato l’abbronzatura da spiaggia tropicale in pieno inverno a spese del passeggero!

 

Cosa consigli a chi  ha il progetto di fare lo steward?

Consiglio di essere realmente sicuri di volerlo fare perché è una vita che presenta degli aspetti poco conciliabili con il concetto di stabilità, in tutti i sensi. Soprattutto perché oggi, a quanto constato, a volte l’assistente di volo è impiegato come venditore di profumi o bevande e la sua figura potrebbe venirne, in certi casi, sminuita. Senza contare il fatto che la precarietà (molto diffusa) dei contratti non permette sempre di fare progetti a lungo termine. Ma chi vuole fare una esperienza unica, formativa e, volendo, proseguire una carriera che può continuare spingendo un carrello o pilotando il velivolo, decolla dalla pista giusta.

 

Se fosse possibile lasceresti tutto quello che stai facendo ora per tornare a fare l’assistente di volo?

Non nascondo che ci ho pensato e sì, lo farei…ma, per più motivi che verranno rivelati verso la fine del libro a chi saprà coglierli, questo non è possibile.

 

7 – Elenca in tre parole il tuo libro  e spiegaci il significato

Memoria

Con questo libro ho svuotato il mio cassetto della memoria e ho lasciato nelle sue pagine il racconto veritiero di una bella esperienza. Questo è stato utile a me, oltre che istruttivo, e spero possa interessare anche ai lettori. Spero di avere offerto qualche spunto di riflessione dei vari argomenti che accarezzo deliberatamente solo in superficie.

 

Sfida

Sia l’esperienza tra le nuvole sia quella letteraria per me hanno rappresentato una sfida. La sfida con il mondo dell’aviazione è conclusa, quella in campo letterario è in corso.

Sono in duello con molte entità che nomino nell’ultimissima pagina.

 

Ironia

Non riesco a parlare di niente senza osservarne la parte comica o ironica. Questo libro è intriso di ironia, più o meno evidente, più o meno delicata.

Ci sono dentro volute contraddizioni, tranelli e citazioni, anche perché mi piace che il lettore sia attento e che gli “suoni un campanello” leggendo certe cose, come sugli aerei. 

  

Sei ancora in contatto con qualcuno dei tuoi ex colleghi di lavoro? 

Sì, sono in contatto con alcuni di loro. Alcuni volano ancora, altri si sono dedicati alla famiglia o ad altre professioni. Molti di loro non sanno di essere parte del mio libro ma…forse è meglio così! Altri invece sanno del libro e mi chiedo se l’abbiano letto e cosa ne pensino, visto che, sembra incredibile, da questi ex colleghi non ho alcun riscontro a proposito del libro. Sto aspettando il momento in cui qualcuno mi darà un parere ma inizio a pensare che loro, più di me, temano quel momento.


Articolo e intervista a cura di Isabella Bianchini

Perché diffidare degli assistenti di voloultima modifica: 2012-04-20T16:39:00+02:00da ib.angus
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